Giotto Stoppino

Figura chiave del Neoliberty italiano, Giotto Stoppino (Vigevano, 30 aprile 1926 - Milano, 23 agosto 2011) fa parlare di sé alla Triennale del '54 con una serie di mobili in compensato curvato. Un’innovazione in “risposta” al mobile scandinavo ormai in auge in Italia: il made in Italy reagisce con nuove idee e materiali applicati a forme ergonomiche. Stoppino intraprende con i progettisti Vittorio Gregotti e Lodovico Meneghetti una proficua collaborazione fino agli anni '60 (i tre aprono uno studio a Novara), realizzando mobili innovativi, come le leggere poltroncine in giunco per Bonacina del '61. Gli anni '70 segnano i successi dei suoi arredi in metallo: l’esposizione della lampada 537 per Arteluce nella mostra “Italy: the New Domestic Landscape” al MoMA di New York nel '72, e il Compasso d’Oro per la credenza dorata Sheraton nel '79.

 

A tu per tu con i designers

Gio Ponti

Piero Fornasetti

Achille & Pier Giacomo Castiglioni

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Nanda Vigo

Ettore Sottsass

Marco Zanuso

Luigi Caccia Dominioni

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Charles & Ray Eames

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Giotto Stoppino

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Marcello Cuneo

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Paolo Buffa